LA BORGOGNA

Agosto 2011

Anche quest'anno abbiamo deciso di fare una gita in Francia, come l'anno passato, la grandeur di questa nazione affascina sempre. Come al solito noleggiamo un pulmino e partiamo, siamo in sei e siamo belli larghi, qualcuno si poteva aggregare anche all'ultimo minuto, ma non abbiamo trovato offerenti. Prima tappa il Castello di Flecheres. Mi sono scordato la patente in auto e Beppe diventa l'unico pilota disponibile in quanto a Piero non piace guidare. Primo stop in Italia per fermare l'appetito.

Si passa il Frejus e siamo in Francia, uscita per il castello, ma sul Tomtom è stata impostata per errore un altra città e quindi ci dobbiamo sorbire altri ottanta chilometri. Finalmente arriviamo al castello di Flecheres, il tempo è meraviglioso, attorno ai ventiquattro gradi e si sta d'incanto.

La visita è prevista per le diciassette e mancano ancora venti minuti, facciamo il giro del parco per arrivare all'ora prevista.

Il castello è proprietà privata ed è abitato dal proprietario. Peccato che la guida parli solo francese, abbiamo comunque a disposizione una dispensa in italiano, che illustra il castello! La mano degli italiani c'è sempre, anche in queste costruzioni, forse per questo sono magnifici. Per la ristrutturazione di un ala per metterla a disposizione del pubblico necessitano quattrocentomila euro di cui il quaranta per cento a carico del proprietario il resto lo mette lo stato francese. Tutti gli arredi sono dell'ottocento e rimasti intatti.

La visita dura un ora e alle diciotto prendiamo la strada per Chalon sur Saone. Il tomtom ci porta a destinazione e prendiamo possesso delle camere. La catena B&B è spartana ma funzionale, c'è anche internet gratis, dopo esserti registrato sul loro sito, ti inviano sul telefonino la chiave d'accesso. Anche dopo aver cambiato città la prima registrazione rimane valida. Dopo una rinfrescatina cerchiamo nei dintorni un ristorante per la cena, ma a piedi non troviamo niente e quindi siamo costretti a prendere il pulmino. In città troviamo un locale della catena La Pataterie dove servono piatti locali e ci fermiamo. La giornata è stata faticosa, specialmente per Beppe l'autista e ci ritiriamo, la sveglia è per le sette e trenta, alle otto e trenta dobbiamo partire. Ci aspetta la città di Chalon sur Saone! Alla mattina dopo una abbondante colazione siamo pronti per incamminarci verso Chalon.

Dopo la visita alla cattedrale di Saint Vincent, ci avviamo verso Tournus a vedere la Abbazia di Saint Filibert. Dopo poco aver lasciato Chalon arriviamo in poco tempo a Tournus che dista solo quaranta chilometri. Si trova il parcheggio senza problemi, benché non è semplice piazzare il pulmino!

Dopo la visita all'Abbazia di Saint Filibert, ci dirigiamo verso l'Abbazia di Cluny con relativo museo! Sulla strada abbiamo l'occasione di fermarci per un attimo ad Taizè centro dove si riuniscono tutti i giovani di tutte le religioni del mondo e pregano assieme  in una grande chiesa.

Haizè

Proseguiamo per l'Abbazia di Cluny e relativo museo!

Rimaniamo un po' delusi e ci consoliamo a tavola. Pranziamo a Cluny:

Dopo pranzo ci aspetta il Castello di Cormantin, un altro castello privato nato nell'epoca del protestantesimo.

La scala della fotografia è stata progettata da un italiano ed era all'avanguardia in quanto donava all'ambiente una grande prospettiva e imponenza dell'ambiente. Anche qui la guida parla solo francese, una dispensa ci consente di farci un idea del castello. E' ancora presto, la visita dura un ora, decidiamo di visitare un paesino medioevale: Brancion! Il Tomtom questa volta ci vuol far passare da una strada sterrata. Mi decido a chiedere informazioni e troviamo un ampio parcheggio dove possiamo sostare e raggiungere il paesino a piedi. Il castello è già chiuso e decidiamo di fare due passi per la cittadina e di visitare la chiesetta di S. Pierre del XI° secolo!

Non da meno questa costruzione destinata a mercato del XV° secolo:

Il paesino è deserto, solo qualche avventore, ci concediamo un aperitivo in un giardino sotto al castello.

Nel frattempo scambiamo due parole con un signore belga di origini italiane arrivato in vespa:

Ci lasciamo alle spalle Brancion e decidiamo di andare a cena a Chalon, ritorniamo in piazza Saint Vincent e ceniamo al caffè della Cattedrale.

 

La giornata è stata lunga e torniamo in albergo, domani ci aspetta una altra giornata faticosa e ci trasferiamo ad Auxerre. Colazione alle otto e partenza prevista alle otto e trenta, qualcuno senza fare nomi è sempre in ritardo, ma è sopportabile. Ogni tanto mi capita di fare una seconda seduta!!!!!!! Ci avviamo verso Auxerre, c'è in programma sul percorso la visita all'Hospice de Dieux a Beaune. Arriviamo di buon ora, si sta svolgendo il mercatino locale di ortaggi e prodotti artigianali. Dall'esterno è un bel palazzo, siamo indecisi sul da farsi, nel frattempo giriamo per il mercatino e facciamo qualche acquisto. Ci sono anche tartufi scorzoni, la mia amica Roberta mi ha fatto una cultura sul tartufo e me li fa mangiare, il più piccolo costa attorno ai venti euro.

Dopo poco decidiamo di entrare, abbiamo fatto bene perché ci aspetta uno spettacolo incredibile. Un ospedale per diseredati, ma che poteva usufruire delle migliori cure del tempo, grazie ad alcuni magnati del luogo.              

Un gallo ci guarda sempre minaccioso dalle guglie più alte.

Dopo circa un ora e trenta di visita, lasciamo questo posto incredibile e andiamo a visitare la cattedrale di Beaune, Notre Dame. Niente a che vedere con quella di Parigi ma sempre di rilevanza storica architettonica.

Lasciamo Beaune e ci dirigiamo verso Autun, altro paesino medioevale di origine gallo-romana.

Caratteristica cittadina, dopo la vista alla cattedrale di Saint Lazaire, la attraversiamo tutta e ci concediamo uno spuntino in piazza:

Prossima tappa la Abbazia di Vezelay, piacevole la campagna nei dintorni, le vigne si perdono a vista d'occhio.

Si parcheggia prima dell'entrata del paese e dopo una salita di cinquecento metri ci ritroviamo al cospetto alla bellissima abbazia di Vezelay, dichiarata patrimonio dell'UNESCO, tappa dei pellegrini sul percorso di Santiago di Compostela. Ci passiamo più di due ore, senza evitare di curiosare tra i numerosi negozietti lungo la strada principale.

 

A noi i giapponesi ci fanno un baffo, lasciamo Vezelay e ci dirigiamo verso Avallon, città medioevale, dove c'è un altra bellissima chiesa: la collegiata di St. Lazaire, nonché resti delle mura romane. Non da meno la bellissima torre dell'orologio. Ciò non ci impedisce di fare una sosta per un buon bicchiere di vino. Io scelgo uno Chablis e forse il più buon bicchiere di vino bevuto durante tutta la gita.

La giornata è stata lunga e decidiamo di avvicinarsi verso l'Hotel. Siamo in periferia di Auxerre e il Tomtom ci porta davanti all'albergo. Prendiamo possesso delle camere e decidiamo di recarsi ad un ristorante di fronte all'albergo. Dopo esserci rinfrescati facciamo due passi e andiamo al ristorante. Si chiama la Cote d'Or, non male! La mattina sveglia alle sette, alle otto e trenta dobbiamo andare a visitare Auxerre. Ci sono da vedere la splendida Cattedrale di St. Etienne e la Chiesa di St. Germain, i due principali edifici religiosi della città. Non da meno la torre dell'orologio. Ci dirigiamo verso l'abbazia di St. Germain con annesso museo archeologico, ma è troppo presto. Quindi andiamo a visitare prima La cattedrale di St. Etienne.

Dopo la visita della cattedrale di Auxerre ritorniamo alla abbazia di St. Germain. Purtroppo in queste località non troviamo mai una guida in italiano, qualche parola di francese la comprendo ma non è sufficiente per comprendere tutto. Qualche volta abbiamo la fortuna di trovare un audio guida. Anche l'abbazia è una magnificenza.

Dopo aver visitato anche il museo archeologico della abbazia di St. Germain lasciamo Auxerre per dirigerci verso la abbazia di Pontigny.

 

LA BORGOGNA SECONDA PARTE