DESTINAZIONE MONTENEGRO

 

Settembre 2014

 

Ne parlavamo da tempo, dovremmo visitare la costa Dalmata. L'occasione è giunta con l'8° HST R1 Championship in Montenegro, svoltosi a Bar dal 12 al 16 settembre.

L'agenzia turistica Bicocchi getta le fondamenta del viaggio e seleziona le tappe del viaggio da affrontare in auto verso Bar, località balneare del Montenegro. Sono previsti circa seicento chilometri giornalieri per l'arrivo a destinazione per il dodici settembre. Prima tappa Fiume e pernottamento a Zara, dopo destinazione Dubrovnik e quindi arrivo a Bar. Avuto tutto il programma dalla premiata ditta Bicocchi provvedo alle prenotazioni degli alberghi.

Dopo quattrocento km e quattro ore circa di guida raggiungiamo Rijeka, Fiume in italiano. Facciamo un giro per il centro e dopo un aperitivo e uno spuntino riprendiamo la strada per Zadar (Zara). L'acqua viene giù copiosa e bisogna stare attenti. Dopo altri duecentotrenta chilometri arriviamo a Zara, facendo la strada costiera risparmiamo un centinaio di chilometri. Sono le diciotto quando arriviamo in albergo, il mare è a due passi e c'è chi fa il bagno, ma sono tedeschi. Comincia la caccia alle zanzare, poi accendiamo il fornellino in dotazione della camera, deve essere la normalità. Attenzione a non prenotare su Bookingcom l'offerta smart, ti rifilano una camera con finestra 40X40 ed è la camera che vedete nella foto. All'andata ci danno una camera normale al primo piano, sulla strada del rientro abbiamo prenotato lo stesso albergo ma ci rifilano una gabbia a terreno.

Dopo la cena in albergo, almeno quella buona, ci rechiamo verso il centro di Zara. La mattina dopo ritorniamo in centro per una visita più accurata.

Verso mezzogiorno riprendiamo il cammino verso il Montenegro, prossima tappa Dubrovnik (Ragusa in italiano). Alle quattordici arriviamo in Bosnia. La Croazia ha lasciato dieci chilometri di costa alla Bosnia per l'accesso al mare, per cui troviamo due dogane una dopo l'altra, nessun problema alle frontiere. Ci fermiamo in un paese bosniaco per uno spuntino. Non lo consiglio, il pranzo non era granché. Una megera, forse la proprietaria, si tiene per se i cinquanta euro per quattro miseri piatti, che altri ci avevano servito. Per loro è una fortuna.

Rientrati in Croazia arriviamo a Dubrovnik poco dopo, durante tutto il viaggio la pioggia non ci abbandona. Le navi da crociera sono ancorate in porto, fortunatamente la pioggia è cessata.

Decidiamo di andare a cena al porto. Anche qui non siamo stati fortunati. Peggio è andata quando siamo rientrati nell'alloggio che avevo prenotato. Un fortunale ci prende in pieno. Sono l'ultimo ad uscire dall'auto e prendo un acquata che mi bagna da cima ai piedi. In camera c'è l'asciuga capelli e mia moglie mi asciuga i vestiti. La mattina sveglia presto. L'acqua non ci abbandona e ci rechiamo in centro città a Dubrovnik. Il parcheggio è caro, ma essendo a due passi dal centro ci fa risparmiare tempo. Facciamo un giro per la città e dopo vistiamo la Rocca. Passeggiando lungo le mura possiamo apprezzare la bellezza del fiordo. Oramai ci sono cento chilometri fino a Bar, ma con i limiti a cinquanta chilometri orari, ci vorranno un paio di ore per arrivare a destinazione.

Lungo la strada ci fermiamo per uno spuntino

Nel primo pomeriggio raggiungiamo l'albergo dove alloggeremo per i quattro giorni a Bar. Prendiamo possesso delle camere e salutiamo tutti gli amici.

 

Prima di cena ci rechiamo all'auditorium per la cerimonia di apertura.

 

Il giorno dopo lasceremo l'hotel Sidro dove si svolgono le gare e partiamo per una escursione a Ulcinj.

 

Dopo la visita della città rientriamo a Bar (Antivari in italiano) e andiamo a visitare la città vecchia Stari Bar.

 

Prima di cena partecipiamo alle premiazioni della prima giornata di gara.

 

La mattina successiva decidiamo di andare a Cetinje, visiteremo una chiesa che ha come inferriata tutte canne di moschetto sequestrate ai Saraceni dopo la loro sconfitta e il locale Monastero.

 

 

Dopo la visita di Cetinje, ci avviamo verso Podgorica, capitale del Montenegro. Dopo una breve sosta in questa città moderna, prendiamo la strada verso il Monastero di Ostrog.

 

Dopo la visita del Monastero rientriamo a Bar. Passando lungo il lago Ohrid arriviamo ad un bivio, non faccio la scelta giusta. La strada non è delle migliori anche se più breve a detta del satellitare.

Il tempo non è stato dei migliori ultimamente e anche il Campionato Mondiale ha rischiato di saltare a causa della mancanza della elettricità. Il provvidenziale intervento dell'esercito con enormi gruppi elettronici ha garantito la prosecuzione dell'evento. La strada ha subito degli smottamenti e la mia guida da rally ci leva dai guai, non senza le invettive delle nostre rispettive consorti, in ansia ad ogni curva. Finalmente ritroviamo la strada normale e il rientro è al sicuro.  Alle diciannove sono stato convocato per la riunione del Gruppo di Lavoro HST, come delegato per l'Italia da Vito Vetrano IN3VST. (Vedi relativo articolo: http://www.fabinet.it/8_hst_championship_r1_2014_bar.htm ). Prima di cena le premiazioni della seconda giornata. Domani lunedì sarà la giornata dedicata alla gita organizzata, direzione Kotor. Con un pullman ci portano da Bar a Kotor. Avremo a disposizione tre ore per la visita della città. 

La sera premiazione dei team e singoli vincitori overall e cena finale. I risultati finali a questo indirizzo: http://www.italiantelegraphyclub.net/HST_2014_Results.pdf .

Prima la Bielorussia, seconda la Russia e terza la Romania.

Prima squadra classificata: Bielorussia

 

Seconda squadra classificata: Russia

 

Terza squadra classificata: Romania

 

Il martedì salutiamo tutti gli amici e prendiamo la strada di ritorno. Direzione Spalato, ci aspetta una lunga tratta. Verso le tredici ci fermiamo lungo la strada per uno spuntino.

Riprendiamo la strada per Split (Spalato) e verso le sedici siamo al porto, dove parcheggiamo.

Lasciamo Spalato direzione Zara, dove alloggeremo nuovamente. Per proseguire il giorno per Zagabria. Arriviamo giusto in tempo per la cena e la protesta per la brutta camera assegnataci. Fortunatamente la stanchezza ha il sopravvento e ci facciamo una bella dormita. Da Zara a Zagabria sono poco meno di trecento chilometri e arriviamo abbastanza presto per visitare la città dopo aver preso possesso della camera. Ci avviamo a piedi in centro che dista poco più di due chilometri.

Cena in un ristorante dietro la cattedrale, festeggiamo i nostri trentasette anni di matrimonio. Cena impeccabile,  ci siamo tornati nel settembre 2019, purtroppo ci siamo rimasti male perché la carne servita non era all'altezza dell'altra volta. Dopo due passi notturni per Zagabria rientriamo in albergo. Domani si rientra a casa.